La tendinopatia calcifica della spalla avviene quando si formano depositi di calcio nei tendini della sua spalla. I tessuti intorno al deposito di calcio cominciano ad infiammarsi provocando un dolore molto forte. Questa patologia è molto comune. Più spesso sono colpiti soggetti di età superiore ai 40 anni.
Questa guida la aiuterà a comprendere
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cosa succede nella spalla che presenta una tendinopatia calcifica
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quali test diagnostici può compiere il suo medico
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cosa può fare per alleviare il dolore
Anatomia
Quale parte della spalla è affetta?
La tendinopatia calcifica colpisce i tendini (i tendini uniscono il muscolo all’osso) della cuffia dei rotatori. La cuffia dei rotatori è costituita da tre tendini che connettono i muscoli alla testa dell’omero coprendola come una cuffia.
I depositi di calcio si formano usualmente nel tendine della cuffia dei rotatori chiamato sovra spinoso.
Ci sono due differenti tipologie di tendinopatia calcifica: calcificazione degenerativa e calcificazione reattiva. La degenerazione e le lesioni dell’avanzare dell’età è una delle cause primarie. A causa dell’età, ’’afflusso di sangue ai tendoni della cuffia dei rotatori diminuisce. Questo determina una soffernza dei tendini. Dalle lesioni che si determinano dall’utilizzo della propria spalla, le fibre del tendine cominciano a frammentarsi e sfibrarsi come una corda che si usura. I depositi di calcio si formano in questa lesione dei tendini come facenti parte dei processi riparativi.
La calcificazione di tipo reattivo è differente. Perché accada non è ancora chiaro. Non sembra correlata aa processi degenerativi, sebbene può essere causa di maggiore dolore alla spalla rispetto alla forma degenerativa. I medici pensano che la calcificazione reattiva si possa suddividere in tre stadi. Nello stadio pre-calcifico, i cambiamenti del tendine portato ad una produzione di depositi di calcio. Nello stadio calcifico, i cristalli di calcio si depositano nel tendine. Poi cominciano a scomparire. Il corpo semplicemente comincia a riassorbirli. Paradossalmente è proprio in questo stadio che il dolore comincia ad aumentare. Nello statio post-calcifico, il corpo guarisce il tendine ed il tendine viene rimodellato e riformato da nuovo tessuto.
Non è ancora chiaro perché il dolore sia maggiore proprio quando il deposito di calcio è in fase di riassorbimento, sembra che nel momento in cui si apre una breccia nel guscio fibroso che circonda il deposito di calcio alcuni detriti calcifici liberati nello spazio sottoacromiale vanno a stimolare le terminazioni nervose presenti nela borsa sottoacromion deltoidea che risulta molto innervata determinando il forte dolore ed un aumento dello stato infiammatorio. Nel momento in cui questo accade il tessuto comincia ad essere riassorbito ed il dolore gradualmente comincia a scomparire.
Cause
Perchè proprio io sviluppo una tendinopatia calcifca
Nessuno sa realmente quali siano le cause della tendinopatia calcifica. Severe lesioni o sovraccarichi, l’età, o una combinazione di queste cause sono coinvolte nel determinismo di una degenerazione calcifica. Alcuni ricercatori pensano che i depositi di calcio si formano perché si verifica una carenza di ossigeno nei tessuti tendinei. Altri pensano che le pressioni e sollecitazioni sul tendine possono danneggiarlo causando la formazione di depositi calcifici.
Le cause della formazione della tendinopatia calcifica reattiva sono ancora più misteriose. Questo tipo è di più frequente riscontro nei soggetti giovani e sembra che scompaia da sola nella maggiore parte dei casi
Sintomi
Quali sono I sintomi di questa patologia?
Mentre i depositi di calcio sono in formazione, può sentire solo una moderata dolorabilità o persino nessun dolore. Per cause sconosciuto, la tendinopatia calcifica diventa molto dolorosa proprio quando i depositi cominciano a riassorbirsi. Il dolore e la rigidità della tendinopatia calcifica può portare ad una perdita progressiva della mobilità della spalla. Sollevare il braccio diventa dolorosa e nei casi più severi, il dolore può interferire con il dormire
Diagnosi
Quali test deve eseguire il mio medico?
Il suo medico che prima di tutto riportare una dettagliata anamesi (storia clinica) ed eseguire un esame fisico della spalla. Il dolore della calcificazione può essere confuso con altre patologie che causano dolore alla spalla. Un esame radiografico è necessario e sufficiente per confermare la presenza di depositi di calcio e può anche aiutare a localizzare esattamente il punto del deposito calcifico.
Probabilmente c’è bisogno di diversi esami radiografici per monitorare nel tempo l’evoluzione dei depositi calcifici. Seguendo i cambiamenti dei depositi calcifici, il suo medico potrà comprendere se la sua spalla riuscirà a guarire da sola o sarà necessario un intervento chirurgico.
Trattamento
Come posso tenere sotto controllo il mio dolore?
Trattamento Conservativo
Il primo obiettivo del suo medico sarà quello di controllare il suo dolore ed infiammazione. Il primo trattamento potrà essere il riposo, l’utilizzo di farmaci antinfiammatori e crioterapia.
I farmaci antinfiammatori sono normalmente in grado di controllare l’infiammazione ed il dolore. Può essere indicata una infiltrazione di cortisonico locale nello spazio intorno al tendine se il dolore comincia ad essere intollerabile e non controllabile con i comuni FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). Il cortisone è un farmaco molto potente e può essere molto efficace per ridurre temporaneamente lo stato infiammatorio ed di gonfiore.
Con il tempo, quando i depositi di calcio sono in via di riassorbimento, il dolore può peggiorare. Il medico può suggerire di rimuovere i depositi di calcio utilizzando due grossi aghi nel deposito di calcio (sotto controllo ecografico o radiografico) ed effettuare un lavaggio con soluzione salina. Tale procedura viene appunto definita “Lavaggio”. Talvolta il lavaggio può portare alla dispersione di particelle di calcio nello spazio sottoacromiale che possono essere asportati con gli aghi stessi. Il lavaggio può portare ad un più rapido processo di guarigione. Anche se tale procedura fallisse nel rimuovere i depositi calcifici, può comunque determinare una riduzione della pressione nel tendini e condurre ad una riduzione del dolore.
Il medico può indicare un trattamento riabilitativo. All’inizio, la fisioterapia si focalizzerà nel ridurre il dolore e l’infiammazione utilizzano il ghiaccio, applicazione di apparecchio per ultrasuoni. Gli ultrasuoni hanno mostrato una efficacia nel ridurre la grandezza del deposito di calcio e di aiutare a ridurre il dolore e migliorare la funzione della spalla. Per essere efficace il trattamento con ultrasuoni deve essere continuativo per un periodo di almeno sei settimane.
Le onde d’urto rappresentano una nuova forma di trattamento. Viene utilizzato un macchinario che denera onde d’urto ad impulsi in un’area ristretta. Il trattamento generalmente viene effettuato una volta alla settimana per almeno tre settimane. Gli impulsi servono per rompere il deposito di calcio in modo che il corpo sia poi in grado di riassorbirli più facilmente. Studi recenti indicano che questo tipo di trattamento può aiutare a risolvere il dolore ed a ridurre la grandezza del deposito.
Chirurgia
Se il dolore e la perdita del movimento della spalla continuano a peggiorare e ad interferire con la normale attività della vita quotidiana, e tutti i trattamenti conservativi hanno fallito, può essere necessario un intervento chirurgico. Normalmente la chirurgia per la tendinopatia calcifica necessita di una notte di ricovero e non è necessaria una anestesia generali.
Trattamento Artroscopico
La nostra equipe, per asportare i depositi calcifici nella tendinopatia calcifica della spalla utilizza la tecnica artroscopica. L’Artroscopia è una metodica assistita da uno schermo speciale che prevede, attraverso piccoli fori cutanei, l’introduzione di una telecamera e di strumentario dedicato all’interno della spalla. Si introduce una piccola telecamera con la quale si è in grado di localizzare i depositi di calcio all’interno della cuffia dei rotatori. Una volta che vengono repertati i depositi di calcio, con piccoli strumenti motorizzati viene rimossa la calcificazione cominciando dalla sua parte superficiale per poi approfondirsi e rimuoverla completamente. La diffusione di composti del calcio nello spazio sottoacromiale può essere molto irritante per i tessuti circostanti.
Trattamento Artrotomico (aperto)
In rari casi, la chirurgia aperta può risultare necessaria. Nella chirurgia open, il chirurgo arriva a repertare il deposito calcifico incidendo i tessuti muscolari ed il tessuto tendineo. Incidendo quest’ultimo è possibile quindi rimuovere i depositi di calcio. Il chirurgo permette così al tessuto di liberarsi dei depositi di calcio e di disperderli permettendo la guarigione
Riabilitazione
Cosa devo aspettarmi dopo il trattamento?
Riabilitazione non chirurgica
Anche se non si è stati sottoposti ad un trattamento chirurgico , può essere comunque necessario seguire un programma di esercizi riabilitativi. Il suo medico può indicarle di lavorare con un terapista della riabilitazione per quattro o sei settimane. Il terapista può elaborare un programma individuale di rinforzo e/o di stretching della muscolatura della spalla.
E’ molto importante il rinforzo muscolare della cuffia dei rotatori in quanto questi muscoli sono di supporto al controllo della stabilità della spalla. L’allungamento di questi muscoli può effettivamente diminuire la pressione determinata dai depositi di calcio nel tendine. Il fisioterapista può valutare la possibilità di creare una scheda di lavoro fisico per utilizzare in modo corretto e bilanciato tutti i muscoli del cingolo scapolare e correggere eventuali vizi di coordinazione e movimento. Semplici mutamenti nel modo di sedere o di stare in piedi può migliorare la sintomatologia dolorosa ed evitare in tal modo patologie future
Trattamento post chirurgico
La riabilitazione post chirurgica della spalla può essere lenta. Si potrà aver bisogno dell’assistenza di un fisioterapista per sei od otto settimane, e ci si può aspettare una guarigione completa in tre o quattro mesi. E’ molto importante muovere la spalla appena possibile. Comunque la necessità del movimento va bilanciata con il bisogno di proteggere la guarigione dei tessuti
Il chirurgo può prescriverle l’utilizzo di un tutore da portare per alcuni giorni dopo l’intervento. Ghiaccio e stimolazione elettrica possono essere utilizzati durante il primo periodo riabilitativo di due settimane per controllare il dolore ed il gonfiore della spalla. Il terapista può effettuare dei massaggi per ridurre lo spasmo muscolare ed il dolore.
La fisioterapia può progredire rapidamente dopo un trattamento artroscopico. La prima fase del trattamento consiste nel recupero del range di movimento e nei primi giorni post operatori può essere consigliato l’utilizzo di un kinetec di spalla (una sedia con un supporto elettrico in grado di aumentare progressivamente l’arco di movimento). In più vengono eseguiti gradualmente esercizi di stretching e rinforzo muscolare fino alla soglia del dolore.
La fisioterapia progredisce lentamente nel post operatorio della chirurgia aperta, in seguito alla quale i muscoli della spalla ed i tessuti sono stati incisi.
Riabilitazione attiva inizia dalle quattro alle sei settimane dopo l’intervento. Si inizia ad utilizzare la forza dei propri muscoli per muovere l’articolazione . Può iniziare con esercizi isometrici di rinforzo. Questo tipo di esercizi fanno lavorare i muscoli senza stressare i tessuti in guarigione.
Dopo circa sei settimane si comincia con effettuare esercizi di rinforzo. Gli esercizi sono finalizzati all’aumento della forza muscolare ed al controllo dei muscoli della cuffia dei rotatori e dei muscoli dell’emicingolo scapolare. Il terapista può aiutare ad eseguire esercizi per rinforzare i muscoli che permettono il centramento della testa omerale all’interno dell’articolazione. Questo permetterà di muovere delicatamente la spalla durante le attività quotidiane
Alcuni degli esercizi che farà serviranno a far lavorare la sua spalla in un modo simile a quello della sua attività lavorativa e attività sportiva. Il suo terapista l’aiuterà a trovare la maniera migliore di eseguire il suo lavoro senza creare troppo stress alla sua spalla. Prima che finisca il periodo riabilitativo, il terapista le insegnerà modalità adatte ad impedire ulteriori futuri problemi alla sua spalla